lunedì 26 gennaio 2015


Partendo dal mondo della fantasia, con la filastrocca di Chiccolino illustrata dai bambini della scuola dell'Infanzia, abbiamo esplorato il mondo del grano: dalla coltivazione alla tavola, ai giorni nostri e al tempo dei Romani.




CHICCOLINO, CHICCOLINO
DOVE VAI?
SOTTO TERRA, NON LO SAI!
E LI' SOTTO NON FAI NULLA?
DORMO DENTRO LA MIA CULLA!
DORMI SEMPRE, MA PERCHÉ?
VOGLIO CRESCER COME TE!
MA SE TANTO CRESCERAI,
CHICCOLINO CHE FARAI?
UNA SPIGA METTERÒ,
TANTI CHICCHI TI DARÒ!

In viaggio con "Chiccolino" verso la scuola primaria

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Un'avventura con i "semini".

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domenica 25 gennaio 2015

Un'infinita meraviglia nascosta in un piccolo seme

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Il viaggio di un semino

venerdì 23 gennaio 2015

Un mosaico tutto da vedere

Scopriamo il mondo dei cereali attraverso la costruzione di un mosaico

Un mosaico tutto da vedere


giovedì 22 gennaio 2015

Pane impasti e... pasticcioni

Ricette su pani e dolci per tutti i gusti.

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martedì 25 novembre 2014

La tavola romana: i cereali e il vino


Vari tipi di cereali













Vino rosso e vino bianco.


Il pane la pasta nella storia.
Le città  etrusche rappresentano per secoli i granai dell'Urbe, e una prova concreta di tale fertilità ci è fornita dall'annalistica romana: il racconto cronologico di anno in anno degli avvenimenti.
L' Etruria diventa un importante produttore di cereali già nel V sec. a.C. ; Roma mostra una grande dipendenza dal grano prodotto dagli Etruschi.
L' alimentazione base era la farina di farro che è un cereale facilmente coltivabile.
Per quel che riguarda le colture, Varrone, letterato e scrittore romano, ci informa che le più diffuse erano: il grano (triticum); l' orzo (hordeum); il farro (far) e le fave (fabae): il miglio (milium); il panico (panicum); il sesamo (sesama).
Il nome Cereale risale all' epoca dei Romani che usavano festeggiare la raccolta di orzo e frumenti offrendo questi prodotti alla dea Cerere, protettrice dei raccolti.





La vite all'epoca dei romani
Sotto l'Impero Romano ci fu un ulteriore impulso alla produzione di vino che divenne una bevanda molto diffusa e di uso quotidiano.
Le colture della vite si diffusero in Italia, in Gallia, in Hispania.
Il vino prodotto a quei tempi nell'area del Mediterraneo era differente dalla bevanda che conosciamo oggi, infatti, risultava essere una sostanza sciropposa, molto dolce e molto alcolica.
Era necessario allungarlo con acqua e aggiungere miele e spezie per ottenere un sapore più gradevole. I popoli celtici lo conservavano in botti di legno invece che nelle giare come i Romani.



Sui colli piacentini, numerose sono le cantine vinicole che producono vini pregiati: Gutturnio, Ortrugo, Monterosso, Bonarda, Barbera, Malvasia, ecc.


                                             Raccolta dell'uva con mezzi tecnologici.


I cereali coltivati sul nostro territorio, della campagna piacentina, sono: frumento, mais, orzo, avena.


Il pane all'epoca dei romani: panis adipatus, panis farreus, panis nauticus, panis miltaris, panis quadratus, panis siligeneo flore....
Il pane poteva essere: bianco, nero, lievitato,panini con semi di papavero, con anice, finocchio, sedano e cumino e poteva avere tante forme.



PANE RITROVATO 
NEGLI SCAVI DI POMPEI






I romani mangiavano seduti su panche e triclivi attorno ad un tavolo. I fastosi banchetti erano una forma di ostentazione della ricchezza delle classi agiate.

La cucina degli antichi romani era semplice e con pasti molto frugali


Blog elaborato dai bambini e bambine della classe 5^ di Alseno (PC), in attività di cooperative learning nelle ore di storia e italiano.